
Vision
Un migliore abbinamento tra paziente e dispositivo inalatore può essere raggiunto se il medico è a conoscenza di:
caratteristiche del paziente (malattia, gravità, fluttuazione nell’ostruzione del flusso d’aria, ecc.)
la classe di farmaci prescritta
come questa può essere meglio raggiunta da un determinato dispositivo per lo specifico paziente
Pensando all’attività clinica quotidiana, lo score, quindi, propone un approccio basato sull’evidenza che consente al caregiver di fare una scelta razionale in pochi minuti semplicemente considerando queste semplici domande:
– il paziente è in grado di effettuare una inalazione in modo cosciente?
– il paziente ha un flusso inspiratorio sufficiente?
– il paziente ha una buona coordinazione mano-respiro?
In base alle risposte l’utente è indirizzato sulle classi di inalatori considerate più efficaci rispetto alle caratteristiche del paziente secondo combinazioni che considerano anche l’eventuale uso di nebulizzatori.
BREIGHT considera le seguenti classi di inalatori:
– Inalatori spray pressurizzati e predosati (pMDI)
– Inalatori di polvere secca (DPI)
– Inalatori pressurizzati e predosati attivabili dal respiro (Breath actuated aerosol)
– Inalatori di aerosol liquido soffice (Soft mist inhaler)
Fonte:
P.N.R. Dekhuijzen, W. Vincken, J.C. Virchow, N. Roche, A. Agusti, F. Lavorini, W.M. van Aalderen, D. Price
Prescription of inhalers in asthma and COPD: Towards a rational, rapid and effective approach
Respiratory Medicine (2013) 107, 1817e1821

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